"NATURA E SENTIMENTO"

AccademiaMostra Internazionale d’Arte Contemporanea


Dal 29 novembre al 12 dicembre 2008Palazzo dei LeoneSede della Provincia Regionale di MessinaCorso Cavour / MESSINASabato 29 novembre h. 18,00


Espongono gli artisti:Biagio Cardia, Marco Cordaro, Ivo D’Orazio, Albina Dealessi, Donato Lotito, Andrea Masini, Malù Migliore, Claudia Piccoli, Nadia Presotto, Rosa Proface, Maria Graziella Raffaele, Marialuisa Sabato, Fabio Usvardi, Serena Vitulo, Zuna
Con il patrocinio della Provincia Regionale di Messina, il critico e storico dell’arte Sabrina Falzone presenta la Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea " NATURA E SENTIMENTO”, una rassegna artistica che verrà allestita dal 29 novembre al 12 dicembre 2008 nella prestigiosa cornice del Palazzo dei Leoni, l’attuale Palazzo della Provincia di Messina, mentre sarà inaugurata sabato 29 novembre alle ore 18,00.Il progetto espositivo “Natura e Sentimento” si propone l’obbiettivo di contribuire alla valorizzazione culturale del territorio siciliano e di sensibilizzare il pubblico alla riflessione sulla Natura, mediante lo studio del sentimento dell’uomo di fronte al suo cospetto. Uno degli obiettivi della mostra è sensibilizzare il pubblico a seguire uno stile di vita che si fondi sul rispetto della natura.La mostra collettiva nasce, pertanto, con l’intento di ridare il giusto valore alla Natura in chiave empatico-emozionale, partendo proprio dall’immagine artistica, sia essa un dipinto, una statua, una fotografia, un disegno o un’elaborazione digitale.




MARCO CORDARO E L’AMORE INCONDIZIONATOPER LA NATURA

Recensione critica A cura di Sabrina Falzone
Dalle ricchezze del territorio siciliano proviene molta dell’ispirazione artistica del pittore palermitano Marco Cordaro, che rende omaggio alla sua terra attraverso un brillante impiego cromatico. I colori delle sue vivaci tele sono, infatti, il riflesso del suo amore incondizionato per la natura che lo circonda, che lo attrae non solo visivamente ma anche intellettualmente.La sua interiorità ci parla attraverso oggetti di vita quotidiana: una pipa, una bottiglia, una tovaglia, uno schiaccianoci sono evidenti indicazioni metafisiche di una presenza umana, che non viene mai raffigurata, ma che esiste al di là del dipinto e si aggiunge alla rappresentazione oggettiva della natura.Tratto caratterizzante della pittura di Cordaro è l’accento figurativista che imprime a tutta la sua produzione artistica, in prevalenza composizioni di nature morte. Frutta, verdura e altri oggetti di uso ordinario divengono protagonisti della scena, spesso dialogando e affacciandosi su sobrie finestre ambientali, come accade nell’opera intitolata “L’attesa”, nella quale lo schiaccianoci è un simbolo antropico così come la dama, che a sua volta è l’emblema della riflessione, dell’attesa e del pensiero umano.Tradizionali metafore di vanitas, queste nature morte altro non sono che un comune pretesto per dipingere concetti più profondi, quali la sospensione e la continuità, l’esistenza e la morte, l’uomo e la natura, il passato e il presente.Se è vero che “L’attesa” presenti un cromatismo estremamente variegato, d’altro canto “Natura morta con pipa” mostra una notevole riduzione della scala cromatica adottata, limitandosi alla stesura di due tinte calde predominanti, a sottolineare il piano di appoggio ligneo del tavolo e lo sfondo aranciato.Ad affascinare l’osservatore non è il disegno rigoroso e accademico, non è il radioso paesaggio siciliano, ma è quel delicato e sottile gioco di alternanze tra forme e colori, tra geometrismi compositivi e libere pennellate espressive, tra simboli e oggetti, tra messaggi decodificati e il linguaggio eloquente del colore.Marco Cordaro mette su tela tutta la sua creatività mediterranea, senza parole speciali e ricercate, senza barocchi effetti di scena, senza premura né ansietà. La sua anima è là: dietro la materia, nel colore. Sabrina Falzone - Critico e Storico dell’Arte